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Gli enti pubblici e privati contro i crimini online


Le nazioni europee più colpite dai crimini informatici sono l’Inghilterra, l’Italia e l’Olanda, soprattutto dal phishing, che resta la pratica più remunerativa e più sviluppata tra i cyber criminali. Ogni 2 secondi un nuovo campione di malware viene creato per essere diffuso online, soprattutto attraverso i social network e diffuso tra i profili personali degli utenti. Il black market mette a disposizione software e kit di attacco anche per chi non è esperto in materie informatiche. Queste sono alcune delle evidenze emerse in un recente summit italo americano.

Le organizzazioni pubbliche e private coinvolte nel settore informatico si stanno attivando. Il summit citato, ad esempio, è stato organizzato a Roma dalla Eectf (European electronic crime task force), sul tema “Furto di identità: Malware, Botnet & Social Networking”. L’Eectf è una task force che  riunisce dal 2009 Poste Italiane, Polizia di Stato e United States Secret Service. Dopo l’Eectf, Poste Italiane ha promosso anche la nascita del Gc-Sec (Global Cyber Security Center ), una fondazione scientifica attiva dal 2010 che fa ricerca, formazione e coordinamento delle informazioni a livello internazionale. In Italia [caption id="attachment_1178" align="alignright" width="194"] L’indice di rischio globale è un indicatore generale, del servizio Sicurnet, che esprime il livello di rischio a cui la comunità è esposta in relazione alla circolazione di dati personali sul web. È calcolato in base alla quantità di informazioni personali, sensibili e finanziarie che viene intercettata negli ambienti web a rischio nelle ultime 24 ore[/caption] Nel nostro paese il Garante della Privacy è l’autorità per la protezione dei dati personali che si occupa di creare il Codice della Privacy, di effettuare attività di controllo e di segnalare al Governo e al Parlamento la necessità di azioni legislative. In più promuove convegni e attività di formazione come la Giornata europea della protezione dei dati personali. La Guardia di Finanza ha un reparto specializzato, il GAT, Nucleo speciale frodi telematiche, che prima era conosciuto come Gruppo anticrimine tecnologico (GAT) dato che già dal 2001 si occupa di frodi telematiche e informatiche. Più conosciuta è la Polizia postale e delle comunicazioni, che fa parte della Polizia di Stato: è formata da 20 compartimenti regionali e da 80 sezioni provinciali. Qui trovate gli indirizzi a cui inviare segnalazioni di eventuali frodi informatiche o a cui chiedere informazioni. Anche la Pubblica Amministrazione si è dotata di un CERT (Computer Emergency Response Team), ovvero una struttura informativa e operativa dedicata ai rischi informatici, che nel caso della PA si chiama GovCERT. Nelle Università esistono dei centri di ricerca dedicati, ne è un ottimo esempio il Dipartimento di Informatica e Sistemistica dell’Università di Napoli “Federico II” in cui opera Nicola Mazzocca, considerato uno dei massimi esperti italiani di identità digitale in Italia. Sul web Quali sono le fonti più aggiornate e curate su internet? Tra le risorse disponibili vi segnaliamo alcune delle principali, tra cui nostra newsletter accessibile dal sito di Mister Credit; la sezione Sicurezza di Punto Informatico; il sito del Global Cyber Security Center del progetto italo americano citato sopra; Antiphishing Italia, un osservatorio sul mondo degli illeciti legati alla rete, promosso da uno staff di informatici, giornalisti, avvocati che dal 2005 ad oggi tratta questi temi. Le risorse online e le organizzazioni dedicate ai crimini informatici sono molte e in continuo sviluppo, per questo torneremo sull’argomento prossimamente. Quali sono le vostre fonti di informazione in materia di privacy e frodi finanziarie sul web? Photo: [martin]